curiosità stroriche padovane  1°

Chiusa dei Moranzani
(di Alessandra Griguolo)

All'inizio del 1500 al Collegio dei Savi Esecutori alle acque fu posto un nuovo problema, (oltre a quello dell'apertura dell'argine di Lizza Fusina) creare in località Moranzani una conca di sollevamento per superare i dislivelli provocati dalle successive arginature, intestadure, e deviazioni artificiali del fiume.

Il progetto non ebbe attuazione e fu riproposto verso il 1537. La costruzione venne attuata circa 70 anni dopo, con la delibera del 24 aprile1602. I lavori durarono circa 7 anni, nel 1609 la chiusa era terminata. La chiusa attuale, in ferro, risale al 1700. Moranzan era una zona di sosta, perchè posta al confine dei territori della Serenissima con Padova; per poter oltrepassare questo confine, bisognava pagare un dazio, una tassa sulle merci che passavano da uno stato ad un altro. Per bloccare le barche in questo punto c'erano delle palizzate di legno chiamate palade che venivano aperte solo dopo che l'imbarcazione aveva pagato il dazio. Fin dal Medioevo lungo le grandi vie d'acqua e di terra si dovevano pagare dazi e pedaggi che influivano molto sui commerci di quel tempo.

Queste tasse venivano pagate quando le merci passavano per i fiumi e per le strade; in genere il denaro riscosso veniva utilizzato per la manutenzione delle strade o degli argini dei fiumi; poi, con l'andare del tempo, questi pagamenti divennero un pesante diritto fiscale del signore che controllava il territorio.

Durante il governo della Serenissima vennero regolati anche i pedaggi alla chiusa dei Moranzani, c'era un maggior controllo dei passeggeri a Fusina e furono stabilite le esenzioni per alcune merci: carne, pesce salato, lana, provenienti da Gambarare e diretti a Venezia.

https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/11825239_987039647984265_8027139434187072153_n.jpg?oh=5c35a2938e1282534666ff16d9ac3cbc&oe=5639DA62

 

 

PDF
 
TORNA TORNA